Viaggio intorno alla Shoah – visita alla Giudecca di Trani
Viaggio intorno alla Shoah
Le classi quarte sezioni B C e G della scuola primaria Verdi in visita alla Giudecca di Trani
Ogni anno, il 27 di gennaio si celebra La Giornata della memoria, il giorno in cui si ricordano le vittime dell’Olocausto, del nazismo e del fascismo. È stata scelta questa data perché il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono nei pressi della città polacca di Auschwitz scoprendo l’enorme campo di concentramento e sterminio utilizzato nel corso del genocidio nazista.
Cosa vuol dire memoria? E perché è importante ricordare?
Gli alunni delle classi quarte sezioni B, C e G della Scuola Primaria Verdi, per dare una risposta a questi quesiti, hanno intrapreso, con le loro insegnanti, un “Viaggio intorno alla Shoah”, partendo da Trani, e precisamente dall’antico quartiere ebraico della Città. Con la guida magistrale degli esperti Enzo Covelli ed Elisa Mantoni, hanno trascorso una mattinata alla ricerca delle tracce storico-culturali sul popolo ebreo per cercare di comprendere ciò che è stato l’olocausto. La visita alla Giudecca e alle quattro sinagoghe, ha dato lo start alla giornata che ha visto i bambini impegnati anche a scoprire, conoscere nuovi aspetti e nuovi protagonisti del popolo ebreo.
Il laboratorio grafico pittorico condotto da Elisa Mantoni, incentrato sul grande pittore ebreo Marc Chagall, ha portato tutti gli alunni a riprodurre una famosa opera dell’artista russo, “Il canto del Gallo”, opera ricca di simbologia legata alla Shoah.
Il gallo rosso, per esempio, icona dell’animale che annuncia la fine della notte e la nascita di un nuovo giorno, è simbolo del confine di due mondi in antitesi, quello misterioso del sogno, dove tutto è possibile, e quello della realtà quotidiana, dove si rimpiange ciò che si è perduto.
La capra, che spesso ricorre nei suoi dipinti, prende spunto dalla tradizione ebraica, in cui questo animale è simbolo della protezione e del focolare domestico.
Il violino è icona dello strumento musicale, ma anche simbolo di comunicazione con Dio e con i grandi misteri della vita e della morte.
Il dipinto è quindi allegoria dell’amore senza fine, che supera le barriere del tempo e della morte, per esistere eternamente.
Tutti gli alunni hanno vissuto l’esperienza con emozione e grande partecipazione riuscendo a comprendere perché la memoria storica della Shoah non riguarda soltanto il popolo ebraico, ma coinvolge l’intera umanità, in quanto da quegli avvenimenti si possono trarre insegnamenti per impedire il loro ripetersi.